Pensando a personaggi illustri quali Demostene per poi incontrare, nel corso dei secoli, i vari Cicerone, Savonarola, i grandi oratori della rivoluzione francese o i più recenti dittatori europei del ‘900, la cui favella spingeva milioni di persone a farsi ammazzare senza motivo alcuno, non v’è ombra di dubbio che la parola sia di gran lunga l’arma più potente, se sostenuta da una sapiente dialettica e magari da un po’ di tequila.
Una buona oratoria può muovere le masse, guidare le opinioni e addirittura far allargare a dovere le cosce dell’aspirante modella ritardata, appena rimorchiata in qualche locale di presunti vip, con mendaci promesse di sicuro successo.
La parola è indubbiamente la vera espressione di potenza. Chi ha molti muscoli può pestare di santa ragione il suo antagonista, ma chi ha una buona favella può farlo pestare da qualcun’altro, evitando fastidiosi strascichi di carattere giudiziario.
Chi padroneggia l’uso della parola non ha bisogno di aver ragione. Riuscirà comunque ad ottenerla.
A tal proposito è interessante notare come ci sia chi tutt’oggi si diletta in squisiti esercizi di dialettica, padroneggiando con maestria gli stratagemmi retorici elaborati da Schopenhauer nel suo trattato L’arte di ottenere ragione.
.
Di ben altro taglio, molto più vicino alle Filippiche di Demostene, sono le invettive della signora nel prossimo video che, anzichè dirigere le sue attenzioni ad un re macedone, si scaglia con fervore con quanti siano in possesso di escrementi o emanino un analogo odore.
.
Dulcis in fundo, come non portare ad esempio l’affascinate oratrice che, garzie al suo evidente piglio da leader carismatica, riesce a mobilitare le masse e ad attirarle dalla sua parte?
49 Commenti
ah…le antiche e prosaiche lingue del congo belga!
non ho capito un cazzo, mi ricordavo un po diverso l’arte di ottenere ragione
boia… mi son limitato a cogliere la suggestione del significante, il significato mi è sfuggito
donne con un bagaglio culturale elevato,emancipate al punto di prendere le redini della situazione in ogni momento,un carisma da far invidia ai più grandi leaders della storia,donne che si impongono in ogni dove e in presenza di chiunque,donne di colore,donne di folclore….che donne!!!!
io voglio i sottotitoli.
Le invidi, eh, Tubo lover !
A loro “TUTTO” e tu ti devi accontentare del tubo in culo. Che destino!
meglio di un cipresso…..
I terroni hanno una marcia in più comunque… c’è poco da fare…
la prima si sentiva male…ma qualcosina ho capito essendo di origine abruzzese….è un po’ il misto di pugliese, romano,molisano, e umbro …e slavo!!!!!
Stiamo reclutando personale specialistico per una nuova linea di produzione.
Ci occorre personale secializzato nelle mungiture per produrre il famoso “formaggio di toro”.
Si tratterebbe di mungere, invece dele vacche, i tori.
Quì vi sono molti specialisti, ci è stato riferito.
Ma vedi questo stronzo !
Questo formaggio lo puoi vendere solo al nord.
COMPRASUD ? il progetto che i Neoborbonici hanno elaborato da tempo per risolvere nell’immediato i problemi economici del Mezzogiorno. Esso ? affidato essenzialmente ai consumatori meridionali di ogni parte d’Italia. Se costoro vogliono, senza rischi o sacrifici, aiutare i loro figli a non emigrare pi? basta che scelgano mensilmente merci prodotte da aziende del Sud.
Per iniziare, a parit? di prezzi e di qualit?, ? facile scegliere generi alimentari di base (pasta, acqua minerale,?olio, vino, pelati ecc.) meridionali. In seguito saremo pi? precisi ed esaurienti.
INCOMINCIATE A PENSARE CHE SE OGNI MESE UNA FAMIGLIA DI MERIDIONALI (CIRCA 6 MILIONI IN ITALIA) SPENDE ? 200 DI PRODOTTI DEL SUD, OGNI ANNO LE NOSTRE IMPRESE INCASSERANNO 14,4 MILIARDI DI EURO CHE GIRERANNO PRATICAMENTE NELLE NOSTRE TASCHE E NON IN QUELLE DEGLI SFRUTTATORI DEL NORD!…
Questa è una cosa che dovrebbero fare tutti, non sono i meridionali.
Anche solo per una questione ambientale, visto che ci leverebbe dai coglioni qualche migliaia di camion che fanno su e giù per paese.
Per quanto riguarda “gli sfruttatori del nord”, caliamo un velo pietoso su questa ennesima esternazione del proverbiale vittimismo meridione.
Neoborbonico, se volete risolvere i problemi economici del Mezzogiorno, perchè non provate qualcosa di innovativo ed inedito dalle vostre parti?
Pensavo a qualcosa tipo lavorare, pagare le tasse e smetterla di vivere mettendolo in culo al prossimo.
signor Hellas,quelle qualche migliaia di camion che ti vorresti levare dai coglioni non vanno col telecomando,ma sono guidate da autisti che lavorano e hanno bisogno di farlo,e danno da mangiare ad altrettante migliaia di famiglie…xciò prima di esprimersi in maniera totalmente cinica ed erronea,senza tener conto di ciò che è fondamentale alle persone,accendiamo il cervello e pensiamoci…chi ti parla è un camionista purtroppo disoccupato che non gradisce certe cazzate da parte di chi non ha un’idea di ciò che dice…e come il sottoscritto molti…non dai molto lustro al nord,visto che denigri il sud,con un’affermazione di tale ignoranza
x Turbolover
Sprechi parole, questi non sono in grado di capire. Hanno imparato a memoriale cazzate di Borghezio, hanno il cervello in corto circuito.
Sono contro il Sud perchè fingono di non capire che sono loro a sfruttarlo, a fare accordi con la camorra per portare al Sud i loro rifiuti, a papparsi i finaziamenti.
Non leggono le cifre, non legono i bilanci dello stato, non leggono niente che non sia in accrdo con le loro fissazzioni.
E’ inutile discutere con chi è in mala fede, tempo perso. E no si accorgono ancora del fatto che stanno suscitando reazioni che alla fine li fottono. Se ne è accorto Bossi, che fesso non è, e che ha cambiato registro.
Non perdere tempo, questi non sono nè il Nord nè il Centro. Sono poveri frustrati strumetalizzati dai razzisti che gli spillano voti e sottoscrizioni.
Sorvolando sulle solite cazzate ripetute appagallo dall’ormai noto terroncello piangente che parla di “bilanci” senza aver mai fornito nemmeno due numeri, se sei camionista disoccupato mi dispiace, ma questo non cambia le cose.
Anche nelle province ci lavora un sacco di gente, ma questo non significa che non dovrebbero scomparire.
Non è che si debbano mantenere realtà inutili e/o dannose, per mantenere i posti di lavoro.
Secondo quel ragionamento dovremmo avere ancora le fabbriche di coperture d’amianto.
Evito di rispondere alle tue polemiche col tuo stesso tono unicamente per rispetto della tua (come di altri) difficile situazione lavorativa.
Hellas, jettete int’ a nu cess, se il cesso non ti rifiuta!!
Mazzatosta, non per far polemica, ma ha qualcos’altro scrivere, oltre alle regolari offese che, a quanto ho visto, lanci agli altri utenti?
Il tuo nome è tutto un programma.
Se le offese non vi piaccio, allora smettete di offendere i meridionali come fa questo “signore” a cui ho consigliato il più opportuno riucovero per lui.
Bè, se vuoi ergerti a paladino del regno delle due Sicilie venendo qua a fare la zitella stizzita, fai pure, ma non so quali risultati speri di ottenere.
Oltretutto probabilmente buona parte di quelle che consideri offese, sono più o meno la sacrosanta verità.
Poi fai te…
E qualr vrità hai accertato, oltre a quelle delle diffamazioni razziste?
Questo cos’è, un sito anti-italiano? o la succursale ideologica di Borghezio?
Vi pagano per scrivere queste porcate? 30 danari?
E certo! Non sapevi che Laydo ci paga per scrivere commenti razzisti e diffondere odio e livore?
Ora scusami ma non ho ancora scritto il mio commento razzista quotidiano.
Con chi mi consigli di prendermela? Coi negri o coi filippini?
C’è una stimolante affermazione nella lettera di san Paolo ai Corinzi che non può passare inosservata e, direi, che non può lasciarci indifferenti:
«Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu “sì” e “no”, ma in lui vi fu il “sì”». ( 2 Corinzi 1,19)
Il mio primo riferimento, quasi meccanico, è ad una canzone di Jovanotti con il suo proverbiale e ormai mitico «pensare positivo»: ma non mi dà ragione sufficiente e rimane in un clima un poco pubblicitario o volontaristico.
Qualcuno, soprattutto nell’età adolescenziale (oggi notoriamente allungatasi a dismisura), pensa che per essere liberi bisogna dire dei «no» secchi e decisi… ma spesso questa autostrada orgogliosa si fa viottolo contorto e conduce inesorabilmente al «ribelle» con relativa tentazione di violenza di vario tipo ed intensità.
Gesù Cristo, in tutta la sua vita ed insegnamento, ha visto che non il «no» è il massimo della libertà.
Il massimo della libertà è il «sì», la conformità con la volontà di Dio.
Solo nel «sì» l’uomo diventa realmente se stesso; solo nella grande apertura del «sì», nella unificazione della sua volontà con quella divina, l’uomo diventa immensamente aperto, diventa «divino».
E si fa libero di dare la sua vita per amore offrendosi ai suoi carnefici per divenire vittima d’amore che trasforma il mondo e dà il senso vero ad ogni essere umano, in qualunque situazione ed evento la vita lo rinchiuda.
Di fronte a Cristo in croce, totalmente «sì» per amore, nasce anche dalle nostre labbra e nel nostro cuore l’esclamazione della gente meravigliata del Vangelo di fronte ai «si» di Gesù che guarisce il corpo dalle malattie e il cuore dai peccati: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!» (Marco 2,12)
Qualche volta, è vero, bisogna sapere dire dei no decisi anzi irrevocabili… ma i «no» giusti, se ci si pensa bene, corrispondono sempre a dei «si».
Ben lo sanno gli studiosi della Bibbia che hanno scoperto che la formulazione negativa dei dieci comandamenti è semplicemente una forma retorica, forse per essere più incisivi e impattanti.
Quei dieci «non» nascondono dieci giganteschi e assoluti «si»: non uccidere è chiaro che biblicamente vuole dire «si» alla vita, amala e rispettala, come valore assoluto e di cui non sei padrone tu ma che è un Dono di Dio; non rubare vuol dire «si» alla gioia e alla dignità di ogni tuo fratello che ha diritto ad avere ciò che gli permette di sentirsi persona e vivere dignitosamente … ecc..
Lo stile di vita rivoluzionario che ne deriva è che fare esperienza di quel «sì» di Dio all’umanità, incarnato in Gesù di Nazaret, fa scaturire tutti i «sì» della nostra esistenza: si alla vita amata e difesa come dono, sì all’amore che genera amore, sì alla pace che lotta strenuamente contro ogni tentazione violenta ed ogni strumento, per quanto ingegnoso, di morte e di distruzione, sì alla convivenza e alla solidarietà, sì alla donazione nella fatiche e nella sofferenza, sì alla capacità di donare anche la vita per gli ideali che salvano ogni uomo e tutti gli uomini della storia.
Il «sì» di Dio ci libera, ci dà la possibilità di credere, di fidarci: di fidarci di Dio e quindi di fidarci anche della vita, del mondo, di noi stessi e degli altri.
Diventeremo così capaci di accettare quanto scrive Karl Barth, grandissimo teologo protestante: «Ci secca sentire che siamo salvati dalla grazia e solo dalla grazia. Non apprezziamo il fatto che Dio non ci debba nulla, che la nostra vita dipenda solo dalla sua bontà, che non ci resta che una grande umiltà e gratitudine, come quella di un bambino a cui hanno fatto un mucchio di regali. In realtà non ci piace affatto distogliere lo sguardo da noi stessi, preferiremmo molto ritirarci nel nostro circolo chiuso e stare con noi stessi. Per dirla schiettamente: non ci piace credere».
E se non avremo questo coraggio… ci toccherà accontentarci con questo ultimo grido della pubblicità che sfreccia in alcune città del mondo: Probabilmente Dio non esiste. Adesso smetti di preoccuparti e goditi la vita!
Si tratta proprio di un misero premio di consolazione!
Don Gigi Di Libero sdb
Vorrei lasciare a Glande Ruvido, come dire?, capa e’ cazz ntruppecosa, un affettuoso saluto da Napoli:
OMM E’ MERD!!
NON SFIDATE LA SORTE, SI MUORE ANCHE DA GIOVANI
PENSATECI ADESSO PRIMA CHE NON POSSIATE PIU’ PENSARCI. POTRESTE AVERNE BISOGNO ANCHE SUBITO, PENSATECI !
* Trasporti e onoranze funebri in città, fuori comune ed estero.
* Disbrigo di ogni pratica di stato civile, cimiteriale e di cremazione.
* Fornitura cofani ed accessori.
*Vestizione e composizione salme.
* Forniture floreali.
* Camere ardenti.
* Necrologie su tutti i quotidiani nazionali.
* Stampa manifesti.
* Previdenza funeraria.
Ma che caz…..moh pure e’ schiattamuorte?
Ne’ Montuoro ma vai a fare visita a qualche altro sito.
Questo accista, peggio di Hellas!
ma tua madre fa skifo..napoli è la citta piu bella del mondo x quanto riguarda l’autore le kafone’ ke parli ke a dir la verità la razza piu merdosa d italia siete propio voi..ma dai ste pecore ! ahah a nuj napulitan c facit e bucchin !! non potrete mai umiliare la città ke ha ftt storia nel mondo..INAPOLI COMANDA ! napl vita mjjjj
Azzurro, azzurro…non sta bene prendersela con gli inferiori, E poi tu ti faresti boccheggiare da questi? che schifo.
Ho contattato la ditta Montuoro ed ho ottenuto condizioni favorevolissime per i razzisti. Se morite subito vi farà un bello sconto. Approfittatene!
ma ke kazzo vuoi polentone di merda! sei tu ke fai skifo vai a farti boccheggiare da mammt e poi muori!!! NAPOLI REGNA !
Oh,qualcuno chiami l’ecospurghi che qui risbucan li stronzoli dalla tazza der cesso!
Questo !!!AzzurroForever!!! è nu die e’ strunz.
Polentone sarai tu e è mammeta ca fa e’ bucchie a uoglio cruro. Jett’o sang.
SAMeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeNT!!
Sameeeeeeeeeeeeeeeeeent!!!!!!!!!!
A te e chi non te lo dice con la coscia alzata!!
Ne’ Tubieras da tubiera e’ soreta, ma se pò sapè chi sfaccimm e’ passat? Con chi ce l’hai, curnut?
e voi chiamate italiani sti terroni qua?? cazzo parlano più come arabi e zingari che come italiani. sono delle bestioline da soma.
p.s.
Non me ne frega niente di quello che dicono i vari borghezio, bossi, berlusca, prodi, veltroni, ecc..
Non ascolto le idee dei primi ladri in Italia.
ed a questo Bèrghem un affettuoso
SCURNACCHIAAAAAAAAAAAAAAAT
Porcoddio, ma questa gente ha anche il coraggio di incazzarsi se vengono sfottute le tipe dei video?
Gli sembra che la cosa sia poi così fuori luogo?
Forse si sentono punti nel vivo perchè sono come loro.
SAMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEENT
Un affettuoso omaggio a Bérghem:
SAMeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeNT
Tubieras, perchè non ti esprimi in italiano? Così… giusto un’idea eh..
Se non conosci il latino……..
Bè, si deve esser tutti latinisti?
Ammesso che sia latino, ovviamente.
CasertanaLast Travel S.R.L. – Azienda Funeraria Casertana
Offriamo sconti favolosi a coloro che decidono di dipartire nel prossimo mese:
– cassa in abete naturale lucidato a mano
– trasporto a 6 cavalli (neri) addobbati
– carro barocco a vetri molati e bombati
– fossa da 3 metri in terreno vegetale
– lapide in marmo nero con scritta in bronzo del nome (solo per i primi 20 dipartenti)
– pagamento anche on-line, anticipato, prima della morte
– lamentazioni funebri eseguite dal coro delle prefiche di Limatola in costume tradizionale.
APPROFITTATENE, MORIRE ADESSO CONVIENE CON LAST TRAVEL CASERTANA A SOLI 30 000 EURI.
X Loianera
proprio per venirti incontro ti spiego che Sament è di origine latina e i riferisce al popolo dei Sarmazi (Russia) per indicare che erano il peggio del peggio del peggio del peggio di qualunque peggio, in tutti i sensi. In seguito il termine fu esteso ai Galli Cispadani, dai Romani giudicati incapaci di distinguere un sesterzio in terra da uno sputo e dall’ingiene fetifera. Vedi un pò tu…..
Ok, ora apprezzo l’insulto.
L’andare ogni anno in vacanza in terronia, mi ha permesso di osservare da vicino come quelle curiose creature reagiscano al passare degli anni.
Le terrone sono un po’ che le brasiliane. Quelle fighe lo sono fino alla trentina, poi svaccano in un tripudio di cicce e cellulite.
Per questo buona parte di loro cerca di accasarsi prestissimo.
Potrei fare una lista infinita di tipe che ho visto ogni estate negli ultimi 25 anni, a cui tutti abbiamo sbavato dietro da quanto erano gnocche.
Adesso sono tutte attorno alla trentina e l’80% di loro non me lo scoperei nemmeno col cazzo di un altro.
Grasse, volgari e accigliate.
Quelle ormai accasate si vestono come zingare (tuta di acetato, gonnone lunghe, zoccoli coi calzini, ecc), sono sciatte da fare schifo e normalmente circondate da un branco di figli che sfornano peggio dei negri.
Quelle ancora zitelle sono più tenute, e con “tenute” intendo “trentenni obese vestite come potrebbe permettersi di fare una ventenne figa”. Cessi terribili vestiti da troione, che cercano disperatamente di accalappiare il futuro uomo della loro vita sfoggiando ettari di ciccia nuda e chili di trucco dato con la mestica da muratore.